…Le sue opere si spargono sulle pareti con un pizzico di delirante euforia, una coreografia allegra e festosa. Nei suoi quadri i ricordi degli eventi si trasformano in colori raggiungendo una dimensione puramente espressiva ed una forma di astrazione dove s’intuisce una verità sorprendente che si libera dal romanticismo della passione e soprattutto, poco a poco, richiama la nostra analisi sulla costruzione intenzionale, razionale, intellettuale e sistematica che mi riporta al simbolismo dei Nabis ( dall’ebraico Profeti ) o cloisonnistes di fine ottocento, precursori del movimento dell’avanguardia europea. Fu infatti dal piccolo borgo francese di Pont Aven che questo movimento, con la presenza di Paul Gauguin, favorì lo spostamento del linguaggio pittorico in senso opposto al naturalismo degli impressionisti andando verso una nuova pittura avanguardista, ispiratrice della pittura informale, in un momento davvero prolifico per l’arte europea. Tatiana Carapostol oggi prosegue il lavoro di ricerca dei neo avanguardisti del secondo dopoguerra con un suo preciso linguaggio espressivo che ricorda per certi versi grandi artisti europei e americani degli anni 60 ma denota una spiccata personalità, audacia, autentica tensione creativa, una pittura accesa ed emotiva in grado di esprimere stati d’animo e fenomeni della visione.